Nicolas Alep, Julia Laïnae
Contro il digitale alternativo. Perché non può essere né ecologico, né democratico
Mentre la corsa alla digitalizzazione di ogni ambito sociale si rivela essere una fonte infinita di nocività, diversi attori ci propinano l’idea che «un altro digitale è possibile»: più umano, più ecologico, più trasparente, più cooperativo. Le grandi aziende tecnologiche sono avvertite: gli alternativi del digitale desiderano convertire quella megamacchina per profitti che è Internet in uno strumento conviviale al servizio della democrazia e del benessere per tutti e tutte. In questo breve e pungente saggio, Nicolas Alep e Julia Laïnae non risparmiano nessuno: burocrati verdi, gruppi di lavoro per una transizione digitale “sostenibile”, cyberminimalisti per la riduzione del danno, supporter del software libero, degli open data e della tecnologia civica. Riaffermano una posizione che appare sempre più insostenibile per molti dei nostri contemporanei: difendere la vita sulla Terra e la libertà umana comporta necessariamente la de-informatizzazione del mondo.
Indice
Prefazione alla seconda edizione [leggi o scarica]
Alcuni spunti di riflessione per una decrescita digitale
Introduzione
1. Quello che pensiamo sulla digitalizzazione del mondo
2. Gestire il mondo digitale?
3. L’adattamento obbligato che si cela dietro al digitale “sociale e inclusivo”
4. Trasparenza di internet e partecipazione degli utenti: il movimento per il software libero
5. Cambiare internet attraverso la politica, cambiare la politica attraverso internet
6. Il pensiero di Jacques Ellul e l’attuale sistema tecnico
Conclusione