L’agenda governativa della gestione pandemica è stata, fin dall’inizio e inesorabilmente poi, dettata dalla ragione economica. Nessun provvedimento razionale di tipo sanitario e a tutela della salute collettiva, ma solo il tentativo di mandare avanti la macchina, quando è ormai evidente che avanti, in queste condizioni, non si fa che correre verso il baratro. Dovremmo piuttosto tirare il freno d’emergenza, come diceva Benjamin, ma anche fare fuori il macchinista non sarebbe una cattiva idea, benché le condizioni attorno a noi, in particolare nelle Marche, siano molto lontane da questo finale del film.
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Indice
- Solo bestemmie?
Redazione - La scissione dell’atomo neofascista
Mario Di Vito
- Il nucleare che verrà
Giorgio Ferrari - ORA: l’esperienza di una moneta sociale
Intervista di Luigi - Cinque zapatisti e un cinghiale sfortunato
Garabombo - Non ho tempo per la fretta
Angela Curina - Antispecismo: dominio e pensiero critico
Intervista di Sergio Sinigaglia a Massimo Filippi
- Note sulla pandemia 2020-2021: una visione di classe
Giordano Cotichelli - Al fondo dell’indifferenza
Intervista di Vittorio Sergi a Gabriele Roccheggiani - Sui sentieri delle madri antiche
Michela Zucca - “Coppi maglia gialla”
Luigi - Per Paolo e Roberto
- Lettura per resistere
rubrica di recensioni - Edizioni Malamente: novità 2022